10 buoni propositi beauty per il 2024
Buone abitudini cosmetiche, piccoli gesti di bellezza e rituali di benessere e fitness. Vi svelo quali sono i miei buoni propositi per l'anno appena iniziato
Per iniziare l’anno nel modo migliore, voglio raccontarvi qual è la mia personalissima top list dei buoni propositi beauty per il 2024. Pur non essendo una “beauty junkie”, una per cui la bellezza è tutto e senza cosmetici non ho argomenti di cui parlare, ho però le mie fisse e qualche mania. Margini di miglioramento ce ne sono, da qui i buoni propositi. L’idea è anche proporvi spunti e suggerimenti cosmetici da esperta in materia.
1. Allenarmi tutti i giorni
È da un po’ che lo faccio ma il proposito è di continuare a farlo per tutto il prossimo anno e quelli ancora a venire. 15 minuti, tutti i giorni. Non è tanto, anzi può sembrare poco, ma la costanza della quotidianità ha dato dei risultati inaspettati. Ho cominciato quando, a una conferenza stampa sulla longevità, ho sentito parlare Alberto Beretta, immunologo, fondatore e direttore scientifico (oltre che opinion leader Filorga) di SoLongevity, centro di ricerche impegnato a preservare il “capitale-longevità” individuale, ovvero il potenziale di salute e benessere per gli anni futuri. Diceva che:
«Siccome l’80% dell’aging è causato dallo stile di vita e non dalla genetica, se apportiamo dei piccoli accorgimenti alle nostre abitudini quotidiane, possiamo migliorare la qualità delle nostre aspettative di vita»
Praticare sport fa parte di questi piccoli accorgimenti. Io mi alleno con BuddyFit, app di fitness che ho scoperto scrivendo un pezzo sulle applicazioni per esercitarsi. È ottima: ricca di proposte, di trainer e di allenamenti di diversi livelli e intensità. Avevo scaricato anche Fit is Beauty, anche questa fatta molto bene, un po’ meno ricca come possibilità di scelta: ottima soprattutto se vi interessa ritrovare un peso ideale, e Asana Rebel che invece ho rimosso e interrotto l’abbonamento: fredda, impersonale, poca scelta.
2. Usare il contorno occhi
Non credo nel contorno occhi e non li uso praticamente da mai. Ritengo che la pelle sia come una spugna e il prodotto che applichi su un cm quadrato non rimane solo lì: si distribuisce anche nell’area circostante. Il siero e la crema che metto sul resto del viso arrivano sicuramente anche nella zona perioculare. I prodotti per il contorno degli occhi nascono quindi per due motivi: il primo è marketing (un prodotto in più da comprare), il secondo è che effettivamente la zona è molto più delicata e quindi può aver bisogno di formule che non irritino le mucose degli occhi. Detto ciò, i miei occhi non si sono mai irritati.
Gli unici prodotti per il contorno occhi che mi capita di usare sono quelli anti-borse: decongestionare è un’azione che i cosmetici riescono a fare facilmente, quindi funzionano.
Ma quest’anno ho deciso di mettermi in discussione: voglio iniziare ad applicare abitualmente il contorno occhi e poi tirerò le somme. Stay tuned.
3. Mettermi il rossetto
Non lo uso mai perché non ho le labbra, ma le poche volte che lo metto, sarà l’effetto sorpresa, mi dicono che mi sta bene. Quindi vorrei prendere l’abitudine di truccarmi le labbra e capire se c’è un colore che mi dona particolarmente. L’armocromia non esiste e spero che siate d’accordo con me, ma avendo le labbra sottili ci sono regole pittoriche da seguire: non dovrei mettere i colori troppo scuri perché assottigliano ancora di più, ma l’arancio non mi piace, il rosa non-sono-mica-Barbie e il nude se è nude cosa lo metto a fare? Quindi sono sempre lì a cincischiare con i rossi, senza grande convinzione. Troverò il mio rosso nel 2024?
4. Truccarmi di blu
Pinterest dice che il blu sarà il colore più di tendenza per il 2024 e la notizia mi fa felice. Adoro il blu e l’ho sempre usato. Quest’anno però devo capire come rinnovare le mie competenze in materia. Di solito metto una matita (di Sisley) all’interno della rima palpebrale o sfumo un ombretto (di Chanel) sopra una palpebra già truccata con una polvere neutra (di Kiko). Urge imparare nuove possibilità.
5. Mangiare 11/13
Sempre intervistando Alberto Beretta di SoLongevity (vedi il primo proposito) ho scoperto che la regola numero 1 per mangiare in modo sano è concentrare il periodo in cui si assume il cibo in un massimo di 11 ore e lasciare che nelle restanti 13 il metabolismo abbiamo modo di smaltire tutte le tossine, depurarsi e produrre le sirtuine, le proteine della longevità. Ho iniziato a farlo prima della scorsa estate e i benifici sono tangibili: il primo è che gradualmente sono tornata al mio peso forma di quando avevo 30anni senza fare nessun sacrificio. Più in generale sento di avere più energia. E, per finire, dormo meglio. Il proposito è quindi continuare a mangiare secondo questo pattern: 11 ore si, 13, no. Non è facilissimo, eh. Mi sveglio molto presto al mattino e per posticipare la colazione devo impegnarmi. Ma siccome ne vale la pena, conto di proseguire.
6. Non ricominciare a fumare
Ho smesso a febbraio 2023, quando ho lasciato Vogue, e non voglio ricominciare. Cè poco da dire. Devo solo essere molto determinata. Vediamo…
7. Capire se è il caso di usare dei prodotti anti-macchia
Gli anti-macchia sono un trend fortissimo. Sembra che l’aging ultimamente ruoti solo intorno al problema delle discromie e i prossimi lanci di skincare, spoiler!, saranno soprattutto i depigmentanti. Il perché non mi è ancora chiarissimo: forse è una consapevolezza che è andata rafforzandosi di pari passi all’uso delle creme solari. O forse è la presa di coscienza che è un problema più trasversale di quanto si pensasse in passato. Comunque c’è tantissima ricerca cosmetica in questo campo, ci sono nuove formule molto interessanti, quindi qualcosa la devo provare per forza.
8. Dare un’altra chance alle creme anti-cellulite
Sarà che ne ho sempre avuta pochissima (sembra strano, lo so, ma ho sempre fatto molto sport) ma come per il contorno degli occhi, le creme contro la cellulite le ho sempre usate poco. Non per scarsa fiducia ma l’idea di mettere un prodotto sulle gambe e uno sul resto del corpo mi sembra faticoso. E poi a me piacciono gli oli. Quindi non so se ce la farò. Ma anche in questo settore ci sono novità molto interessanti. Collistar per esempio…. No, non posso dirvi nulla.
9 Fare decluttering dei trucchi
Ne ho tantissimi e buttarli mi spiace anche perché solitamente c’è poco o nulla di riciclabile. Alcuni non li ho neanche mai usati ma, a parte i mercatini di beneficienza, non possono essere riportati indietro come racconta in un articolo molto interessante Martina Manfredi su Repubblica.it. Quindi mi illudo che prima o poi riuscirò a usarli ma, realisticamente, non potrà mai succedere. Quindi? Devo riuscire a buttarli. Ho bisogno di ordine fisico che come, insegna Marie Kondo, l’inventrice giapponese del metodo per mettere tutto a posto, è anche un ordine mentale.
10. Fare un minilifting?
So che non lo farò mai, ma mi piace metterlo come proposito. Perché un po’ mi intriga: si chiama mini perché è meno traumatico dell’altro tanto che a volte lo fanno in anestesia locale. Riguarda il terzo medio del viso (zigomi e guance) e quello inferiore (mento e mandibola): lifta e distende “discretamente.” Solo che le poche volte che ho avuto a che fare con la medicina estetica non mi sono trovata benissimo come avrei sperato e quando mi sono guardata allo specchio dopo aver fatto solo due iniezioni non mi riconoscevo. Figuriamoci se invece di un trattamento riassorbibile mi faccio tagliuzzare pezzi di pelle: se non mi piaccio poi cosa faccio? Quindi non lo farò mai. Ma non ho nessuna preclusione e penso che ognun* debba essere libero di fare tutto quello che ritiene opportuno per stare più a suo agio con se stess*.
Elenco finito!
Ci vediamo lunedi prossimo.
Ah, se volete, ditemi quali sono i vostri propositi beauty per il 2024