Cose belle, e meno belle, sui cani. E suoi loro proprietari
Dibattito tra padroni di cani e gente dog-free su qual è il rapporto giusto da instaurare con il proprio pet. Consigli cosmetici compresi
La scorsa settimana, a una cena di compleanno, un’amica ha detto:
«Ai padroni di cani dovrebbero far pagare più tasse».
La sua era evidentemente una provocazione, ma ha acceso una discussione abbastanza infuocata tra proprietari di cani e persone dog-free che mi ha spinto a scrivere questo post.
La provocazione della mia amica nasceva dalla sua insofferenza verso la maleducazione di molti padroni di cani che non si degnano di raccogliere la cacca dei loro fedeli amici. E io, da proprietaria di Gino-the-dog concordo più che pienamente con lei. Purtroppo però il problema della maleducazione è un tema monster che va molto al di là di chi sporca i marciapiedi e credo sia un argomento culturale e sociale che noi Italiani dovremmo porci seriamente.
L’insofferenza di B (chiamo la mia amica con un’iniziale totalmente a caso), però, era dovuta anche a un altro fattore: e cioè a chi antropomorfizza i 4zampe finendo per trattarli come bambini viziati.
Trattare i cani come i bambini, sì o no?
Come vi dicevo, anche io ho un cane, Gino-the-dog, ne ho sempre avuti e li ho sempre amati. Lo tratto come un umano? Sinceramente un po’ sì. Gli parlo – mi rivolgo a lui chiamandolo “piccino”, “ciccio”, “amore” – sono contenta quando dorme con me e quando scodinzola felice sono la più contenta del mondo.
Però, a onore del vero, tratto come un amico anche il mio computer, la bicicletta di mio marito si chiama Gisella ed è considerata una di famiglia, ho un device che chiamo affettuosamente Gennaro, parlo alle piante, sgrido la lavatrice quando non centrifuga e tratto il mio Bimby della Lidl come il mio BFF.
Sono rincoglionita? Direi né più né meno della media nazionale.
Il problema, a mio avviso, è di chi esagera. Sia che si tratti di cani, piante, vestiti, borse o biciclette, il problema è sempre l’esagerazione. Chi vizia il cane a me dà fastidio tanto quanto chi vizia i figli (ne ho due anche di quelli, anzi di quelle) ma pure in questo caso è un problema sociale di dimensioni molto maggiori di quanto si possa liquidare con una chiacchierata a cena.
C’è un bellissimo libro che ha illuminato la mia vita di madre (di due figlie e di una cane) che è Se mi vuoi bene, dimmi di no
Lo ha scritto Giuliana Ukmar, neuropsichiatra e terapeuta della famiglia che adesso non c’è più, e attraverso storie talvolta un po’ estreme di bambini e ragazzi ai quali non sono stati detti abbastanza no – per debolezza, superficialità, mancanza di tempo (dire di no è più difficile che dire dei sì) – spiega come i troppo sì abbiano completamente mandato in crisi di identità questi giovani, incapaci di crescere, trovare la loro strada, affrontare nuove consapevolezze.
Dire di no ai cani dovrebbe essere in linea di massima più semplice, magari affidandosi a un trainer che vi dà qualche dritta giusta. Per il resto, per capire cioé cosa può spingere un adulto a trattare un cane come un bambino viziato, un giro dallo psicologo o da un coach, può essere utilissimo.
A proposito di dog trainer, ne ho trovata una fantastica (è nel video qui sotto). Se l’avessi chiamata quando Gino era cucciolo e non quando aveva già 4 anni, sarebbe stato top. Ma abituata a cani da pastore pensavo di essere in grado di trainarlo da sola. Invece ho capito che: ogni razza ha una carattere diverso. Superficialmente non pensavo fosse così vero. Invece mi sbagliavo.
E la bellezza?
I cani hanno un ph diverso e soprattutto un olfatto spiccatissimo. Vietato quindi lavarli con cosmetici da umani. Su questo presupposto è nata una cosmetica canina non scevra di follie e prezzi assurdi: dai profumi agli smalti per unghie.
Parlando invece di prodotti che mi piacciono, segnalo la linea pet di Ouai, brand di hair care francese molto chic creato dalla celebrities hairstylist Jen Atkin
Ma anche il nostro L’Erbolario ha una linea specifica per cani. Lo sapevate? Ed è spesso impegnata in campagne anti-abbandono
E pure Diego Dalla Palma ha una meravigliosa linea pet:
Beauty Pills
👉 Da mercoledi torna a Milano, Esxence, uno dei due appuntamenti più importanti in Italia sull’arte della profumeria (l’altro è Pitti Fragranze, a Firenze, a Settembre).
👉 È da poco arrivato in Italia il marchio di profumeria artistica coreana Borntostandout. Ho intervistato il fondatore qui
👉 Sempre a proposito di Corea, ho scoperto il beauty shop online Hellabe fondato dalla skin specialist Veronica Visconti, appassionata di K Beauty. Molti prodotti interessanti. Da provare
Al prossimo Lunedì!