Huda Beauty e il no-filter
L'influencer americana adesso predica il no-filter. Una svolta esistenziale o marketing?
Settimana scorsa sono stata alla presentazione di un nuovo prodotto Huda Beauty ed è lì che ho conosciuto Huda Kattan.
Per i non addetti ai lavori, o i non beauty-addict, vi racconto chi è Huda Kattan. Nata a Oklahoma City 41 anni fa da genitori iracheni, Huda si diploma in finanza ma poi si appassiona al makeup tanto che nel 2010, su consiglio di una delle sue sorelle, decide di aprire a Dubai, dove nel frattempo si è trasferita, il blog HudaBeauty.
Il blog ha una grandissimo successo, lei diventa un star della Rete e nel 2013 fonda, con le sue due sorelle, il brand Huda Beauty.
Qui un riassunto della sua bio fatto, meglio di me, da Forbes
Come vi dicevo, Huda diventa, ed è tutt’ora, un’acclamatissima regina del web, famosa per un look tutt’altro che naturale, con ciglia finte, una base che cancella qualsiasi imperfezione e un contouring davvero importante. Ha un look, insomma, che piace moltissimo alle orientali e a tutte le amanti dello stile Kardashian.
Decisamente io e Huda non condividiamo la stessa visione sul makeup, ma i suoi prodotti mi sono sempre piaciuti. Usati in dosi omeopatiche li ho sempre trovati eccezionali. Per questo motivo, quando mi hanno proposto di incontrarla di persona ho subito accettato.
L’incontro con Huda
Vado all’Hotel Mandarin di Milano alle 9.45 in punto (mi avevano chiesto di essere puntualissima e arrivo anche un po’ in anticipo). Mi accolgono con un breakfst buffet che neanche a casa del sultano del Brunei ci sarebbe stata tanta roba: un tripudio di croissant e brioche di tutti i generi (che poi le beauty editor notoriamente, si sa, mangiano pochissimo), dolci, frutta, yogurt. E io che pensavo di trovare postazioni con specchi e pennelli come in una masterclass!
Vabbè, capisco subito quindi che non ci sarà una lezione di trucco con preziosi tip di makeup, ma che ci aspetta un suo speech. “Peccato”, penso. “Preferivo vederla all’opera che sentirla chiacchierare”. Ma ok, aspetto fiduciosa e curiosa.
Lei arriva con una ventina di minuti di ritardo, fasciata in un completo di pelle beige, sfoggiando un sorriso smagliante.
È simpatica. Si capisce fin dalle prime battute. Ride, scherza, fa ironia. Mi piace. Ma a un certo punto il suo discorso inizia a diventare distopico.
Dice che: basta i filtri, basta con il trucco pesante, basta con il non accettarsi come si è.

Il suo nuovo prodotto infatti è un fondotinta leggero, Easy Blur si chiama. In pratica dovrebbe essere un blurring naturale.
Ma un blur (che poi sarebbe quell’effetto un po’ sfocato che chi ha problemi di vista come me conosce molto bene) naturale è un ossimoro! Un blur non può essere naturale, un blur è un blur: copre, smussa, camuffa. Non lascia un incarnato naturale.
Huda, please! Continua a raccontarci i tuoi trucchi portentosi senza venderci il fatto che creino un look naturale!
Ma lei prosegue imperterrita e dice, nell’ordine:
che è importante accettarsi per come si è e chi svolge un ruolo di influencer come lei e come noi giornaliste, h grandi responsabilità nel diffondere messaggi corretti
che lei ha dovuto seguire una lifecoach per 10 anni con sessioni anche bisettimanali per imparare a piacersi
che anche se c’è un team a suo disposizione che la trucca tutti i giorni, ci sono delle mattine in cui non si piace
che prima di adesso si truccava molto di più (più di adesso??? 😱😱😱)
Huda, scusa se mi permetto: ma di cosa stai parlando?
No filter, ma de che?
Mi sembrava una situazione surreale. Lei, piena di botox (che lei stessa ha ammesso di farsi iniettare in grande quantità) e truccata come Moira Orfei (lei non sa chi è ma noi sì) che ci fa il pippone sul look naturale!
Comunque, ragazze dell’agenzia di pr che mi avete invitato a questo incontro, non reagite male a questo post. Amo i prodotti di Huda, li trovo meravigliosi e lei mi ha fatto tantissima simpatia. È che trovo un po’ di dissonanza tra come lei appare e quello che dice.
Certo è da un po’ che alterna post in cui è si fa vedere truccatissima a quelli in cui si mostra completamente struccata. Soprattutto sull’account della sua linea di skincare Wishfull. Ma non credo basti questo, per cambiare il dato di fatto. Anzi da ancora più valore ai suoi prodotti che riescono a garantire risultati prima/dopo eccezionali.

Nemmeno lei, infatti, sembra esserne così convinta. Perché a un certo punto della conferenza confessa che sua figlia tredicenne, dopo essere anche lei andata dalla sua lifecoach, le ha detto «Mamma, hai le labbra a salsiccia e sembri fake».
Ahahah, tutte a ridere: lei e molte delle colleghe presenti all’incontro.
Bah. Io continuo a non capire. Huda è Huda. Non ha bisogno di dire che i filtri non le piacciono più. E se uso un suo fondotinta mi aspetto che mi levighi la pelle, non che lasci intravedere tutte le mie simpatiche imperfezioni.
E infatti Easy Blur è un prodotto figo in tal senso. È “easy” solo nel senso che la texture è leggera e non è un “pastone”. Ma copre che è una meraviglia. Io ne ho dovuto mettere pochissimo per non sembrare piallata ma semplicemente un po’ levigata.
Forse che il messaggio sul look naturale e sul piacersi così come si è (che poi mi fa pensare a Bridget Jones e a quando Mark Darcy le dice che le piaceva così com’era, goffa e un po’ sovrappeso) è un grande trend che il mondo del beauty deve per forza divulgare per vendere i prodotti?
Siamo tutte Bridget Jones. Meno male
Ha senso puntare a essere perfette? Direi di no e lo sappiamo bene tutte e tutti. Ci siamo anche un po’ stancate di riperterlo. Io sicuramente.
Non siamo perfett* ma migliorarci piace a tutt*
Voglio essere sincera: io mi piaccio (forse perfino più adesso che qualche anno fa) ma se un prodotto mi copre le occhiaie sono più felice. E se una mascara mi infoltisce le ciglia, lo sono ancora di più.
Possiamo ammettere che ci piacciamo ma con qualche riserva? E che accettare i propri difetti non vuol dire necessariamente ostentarli, ma saperci convivere anche grazie a dei cosmetici che fanno il loro dovere?
Ecco, questa è la mia visione. Voi cosa ne pensate?
Beauty pills
A proposito di fondotinta, faccio un punto sulle novità:
💡 Collistar Nudo
Ottimo, anche molto idratante.
Lo trovate qui
💡 Il primer di Shiseido
Per chi ama davvero una copertura molto leggera, consiglio di avvicinarsi al mondo dei primer. Sarebbero pensati per fare da base al fondotinta, ma alcuni sono talmente performanti, cioè danno luminosità e uniformità alla pelle che secondo me si possono usare anche da soli. Come questo di Shiseido
Lo trovate qui
💡 Il fondotinta di Sisley
Questo è tanta roba. Nel senso che è un fondotinta ma anche un prodotto di skincare a tutti gli effetti. E poi dura tantissimo. Quindi l’investimento economico ha un senso.
Lo trovate qui
Al prossimo lunedì
Bello e condivido ogni parola!
❤️❤️❤️