2025: dove sta andando il mondo della skincare?
Tra tutti, vince il trend "zero-fuffa". Poi: tornano gli ingredienti non vegani, vanno i tool tecnologi, i patch per l'acne e la skin longevity. Spiego tutto qui
Questo è un post un po’ più tecnico del solito. Parlo dei trend di skincare e cercherò di essere il meno noiosa possibile. Credo però che chi è appassionato di beauty sia interessato a capire dove sta andando il mercato cosmetico.
Basta spendere troppo
Inizio col dire che la skincare di fascia media, quella che in gergo chiamano mastige (massmarket + prestige) è quella che sta andando decisamente meglio. Secondo i dati di Complete Beauty Insights di Circana (piattaforma di ricerche di mercato) questo segmento sta superando i brand di skincare di lusso, crescendo sei volte più velocemente. E non mi stupisce: la gente non ha più voglia di spendere troppo (motivo per cui la moda è in grande crisi) e punta su un rapporto qualità/prezzo onesto.
Di seguito, invece, i trend destinati a crescere sempre di più
Zero fuffa
Il mix vincente è quello di novità (formule, procedimenti, principi attivi) mixate all’efficacia comprovata di ingredienti familiari e affidabili. Non basta quindi sparare nomi di ingredienti nuovi, estratti da fiori esotici e piante mai sentite, bisogna poi avere la certezza di principi attivi cult che funzionino davvero come l’acido ialuronico o il retinolo.
In sintesi: zero fuffa
Skincare anti-vegana
Negli ultimi cinque-dieci anni, gli ingredienti vegani e di origine vegetale sono stati al centro dell’attenzione, ma pare invece che ci sia un’inversione di tendenza verso ingredienti di origine animale. Tipo miele e latte, per capirci.
Ne aveva paralto anche Martina Manfredi su d Repubblica lo scorso anno
L’acne non risparmia nessuno
Stanno aumentando i brand solitamente comprati da persone adulte e non da teen, con linee dedicate all’acne. Penso per esempio a Caudalie e Murad.
E si prevede un’espansione di fenomeni di questo genere perché l’acne è un disturbo sempre più diffuso e che non riguarda solo le adolescenti, ma anche le persone adulte.
I motivi sono vari: abitudini cosmetiche sbagliate, fai-da-te, alimentazione ricca di grassi e zuccheri, inquinamento. Morale: i brufoli sono diventati transgenerazionali. E i brand cosmetici lo hanno capito.
Grande successo per i patch, ormai disponibili in tutte le forme e colori

L'ascesa della "skin longevity"
Skin longevity ha preso il posto della parola anti-age. Il concetto sarebbe: invecchiare bene e non rimanere giovani forever inseguendo obiettivi/stereotipi assurdi.
Quindi no al Botox e sì alle creme giuste, allo yoga face, alle buone abitudini.
Confesso che questo trend mi piace moltissimo. Ci sono sempre le irriducibili della giovinezza a tutti i costi, ma mi sembra che la mentalità stia un po’ cambiando.
Hi-techcare
La skincare tecnologica va molto di moda. Che non significa solo formule avanzatissime ma anche tool/device che arricchiscono la routine.
Le maschere led (di cui ho parlato qui) continuano a funzionare molto bene. Ma in generale hanno grande successo un po’ tutti i beauty device.
Sostenibile, sì. Ma davvero
Anche nel caso della sostenibilità il motto è sempre zero fuffa. Quindi la sostenibilità deve essere assicurata dalla trasparenza.
Provenienza degli ingredienti, imballaggio ecologico, responsabilità sociale dei brand devono essere comunicati con chiarezza.
Microbioma top!
Il concetto di microbioma cutaneo ha guadagnato popolarità negli ultimi anni e si prevede che diventerà ancora più centrale nel corso di quest’anno. I brand stanno sviluppando formulazioni mirate a preservare l'equilibrio della flora batterica naturale della pelle, essenziale per la sua salute.
Beauty Pills
Siccome si avvicina Esxence, la seconda fiera italiana dedicata alla profumeria artistica (la seconda perché la prima è Pitti Fragranze) che sarà a Milano dal 19 al 22 febbraio, vi parlo di fraganze mooolto particolari e che amo.
Il profumo dell’Himalaya
Hima Jomo è un brand che ho scoperto di recente (graze a Davide Boera che di profumi ne sa!!) e ha delle fragranze da perdere la testa. Sono ispirate all’Himalaya e sono di altissima qualità e ricercatezza. Solo a guardare il sito si rimane affascinati!
Li trovate qui
Essenzialmente meravigliosi
Non so se sapete che Laura Tonatto (la più grande creatrice di profumi italiana) ha aperto da poco un negozio all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma dove, tra le varie creazioni del suo brand, Essenzialmente Laura by Laura Bosetti Tonatto, c’è una collezione, Aurum, dedicata proprio ai mosaici della basilica. Un progetto interessantissimo con dei profumi coltissimi.
Li trovate qui
Un’enciclopedia di profumi
Ispirata alla leggendaria enciclopedia Flora Danica, commissionata dal re Federico V nel 1752 per istruire il popolo sulla varietà di fiori e piante della Danimarca, Flora Danica è la più grande opera illustrata a colori sulla flora mai pubblicata al mondo. La prima edizione fu pubblicata nel 1761 e il progetto richiese più di 120 anni e il regno di sei sovrani per essere completato, culminando in oltre 3200 disegni.
Da questa storia, un gruppo di profumieri ha creato il brand e i profumi sono davvero notevoli
Li trovate qui
Al prossimo Lunedì